Decalogo dello strizzatore di brufoli
20 aprile 2012 § 2 commenti
Astenersi dalla lettura se deboli di stomaco.
La comparsa di un brufolo crea sentimenti molto contrastanti in esseri amanti dell’orrido come me: pregustarsi il divertimento e la goduria della strizzatura senza sensi di colpa o prefigurare la tragedia della potenziale presenza di un bozzolo rosso e/o purulento in bella vista?
Io, ovviamente, propendo per la prima. Ma provo comunque a rispettare certe regole, frutto di ultraventennale esperienza.
Decalogo del perfetto strizzatore di brufoli
- Evitare di accanirsi contro un brufolo che non vuole essere strizzato: non era destino;
- I brufoli sottopelle non maturi, quelli di classe tifone, NON SI TOCCANO (bassissimo rapporto costi/benefici : viso sfregiato per 15 giorni senza alcuna reale soddisfazione);
- Lavarsi le mani prima…mani zozze, brufolone infettato e viso sfregiato come sopra;
- Lavarsi le mani dopo;
- Disinfettare con l’acqua ossigenata per poter ammirare le bollicine bianche che si formano;
- Ignorare il punto precedente in caso di abbronzatura (imbarazzante la strisciata bianca che lascia l’acqua ossigenata);
- Evitare la strizzatura in luoghi pubblici (a meno che l’oggetto del desiderio non sia in posti dove non batte il sole): la faccia rossa è chiaro indicatore della attività appena svolta;
- Evitare la strizzatura a ridosso di appuntamenti galanti, la situazione potrebbe non tornare alla normalità per tempo;
- Ricordarsi di pulire lo specchio da eventuali, soddisfacenti, residui a fine operazione;
- Evitare il racconto appassionante delle proprie gesta in compagnia di persone dallo stomaco sensibile.
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Tag:brufolo, decalogo, femminilità, lista, Livietta, soddisfazione
Ahahaha!
Perché adoro questo tipo di post?
Perché adori strizzare brufoli? 🙂